La Casa Antica Milese (casa museo) L'idea di realizzare una casa museo nasce dalla raccolta, negli anni, di numerosi utensili ed oggetti di uso comune di cui il passare del tempo ha fatto perdere l'uso e la memoria. Il museo nasce nei locali ristrutturati della vecchia "bottega di zia Picchicca" (Francesca Manunta), a Milis (OR). Nel realizzarlo non si è voluto far mostra di una "collezione di oggetti antichi" ma si è cercato di riprodurre una casa "così com'erano anticamente le case", arredando ed attrezzando la casa con gli oggetti quotidiani che le famiglie avevano a disposizione. ------------ CHI VERRA' A VISITARE "LA CASA" POTRA'  ASSISTERE "ALL'ACCENSIONE DEL FUOCO" CON LA PIETRA FOCAIA ------------ LA  CASA E' ACCESSIBILE A TUTTI "I DISABILI" ------------- "I NON VEDENTI"  SARANNO AIUTATI A TOCCARE, A RICONOSCERE GLI OGGETTI E A CAPIRNE L'USO --------------- I PICCOLI VISITATORI POTRANNO GIOCARE CON GLI "ANTICHI GIOCATTOLI" DEI BAMBINI DELLA CASA --------------- I Visitatori saranno accompagnati da Guide che parlano :  Sardo/Milese, Sardo/Logudorese, Italiano, Spagnolo, Inglese  e  Francese --------------- - Per i visitatori sono anche disponibili i servizi igienici - --------------- [ l'ingresso è a  offerta - non obbligatoria - ] Contatti : (telefoni - 0783-51256 - 3400933639 - Angelo, Maria e Pier Gavino) ------------------------------ VISITA  VIRTUALE della "Casa Museo"La facciata La facciata della casa presenta degli elementi tipici delle antiche case milesi tra i quali il numero civico, il battente ( in questo caso a forma di manina), l'anello per legare l'asino e "Sa Stradedda" (il sedile). (Clicca qui per andare alla descrizione) L'interno Lato Est Nella parete rivolta ad EST sono presenti oggetti di uso comune, di varie tipologie. Nel fondo possiamo intravedere il piccolo corridoio che porta alla stanzetta da letto ed al cortile. Sulla sinistra, in alto, il ballatoio del soppalco ( su zostru ). (Clicca qui per andare alla descrizione)     Lato Ovest Si possono vedere il telaio, l'asino che gira la macina per macinare il grano,numerosi utensili appesi al muro e la scala per salire in soffitta (Clicca qui per andare alla descrizione) Lato Sud (ingresso) A sinistra dell'ingresso c'è "Sa Stradedda de is Broccas"; una larga pietra rialzata  sul terreno dove venivano poggiate le brocche e gli altri recipienti per la riserva d'acqua potabile. In primo piano un portalavamano con specchio, sapone e secchio per l'acqua sporca. (Clicca qui per andare alla descrizione)  All'interno del lavamano è stato messo quest' avviso col quale si specifica che questo museo può essere "Visto" anche dai non vedenti.  Nel centro della sala troviamo diversi oggetti di uso quotidiano come Il telaio, sedie, il focolare e la macina       (Clicca qui per andare alla descrizione) Su Cuaddu de is Fususu"     Rastrelliera per appendere gli arnesi necessari per tessere. La parete di fondo e la scala per salire a "Su Zostru"  Appese al muro si vedono due piattaie dove venivano sistemati, oltre ai piatti, numerosi macinini, bottiglie, bicchieri, caffè, liquori, ecc. (Clicca qui per andare alla descrizione) "La Porta D'Ingresso"          e la finestra della facciata visti dall'interno   La sala dell'ingresso vista dall'interno        Particolare della soffitta: su Zostru       Qui  dormivano i bambini più grandicelli; i maschi           sul tavolato  sopra le stuoie e le femmine nel       letto (su canapé).      (Clicca qui per andare alla descrizione)                                                                                                                                    Particolare de "Su Zostru" Il mobile con reticella alle pareti sospeso alla trave è "Sa Muscatiera" dove venivano conservati i cibi deperibili al riparo dalle mosche e da altri insetti.                                                              (Clicca qui per andare alla descrizione)                                                                La sala vista da su zostru  Lato ovest La sala vista da su zostru  Lato est        La sala vista da su zostru             Centro della sala                                        Di notte attorno al focolare si stendevano le                                        stuoie dove dormivano gli adulti di casa.                                        Infatti anticamente solo le persone sposate                                        dormivano nel letto.                                       ( clicca qui per andare alla descrizione ) Lato Ovest tavolo e rastrelliera          ( clicca qui per andare alla descrizione ) Lato Est attrezzi agricoli per lavorare la terra "Sa Mesa Manna" (il tavolo grande) e l'angolo dei          loro personale ripostiglio (in questo caso un cestino) "giochi dei bambini" che avevano un           dove tenevano tutti i loro giocattoli. Nel sottoscala si tiene il maiale                                        era scelto a bella posta perché per l'ingrasso. Lo spazio ristretto                                        il maiale si muovesse il meno                                        possibile e non sprecasse calorie                                        inutilmente. "Su Passadissu" L'andito  che porta alla stanza          Alle pareti sono appese le corbule, i canestri ed da letto del padrone di casa ed al cortile          i setacci fatti col giunco. Per terra c'è l'arnia per le          api e i mazzuoli. ( a destra)  "Le pietre per sbucciare le mandorle".                                           e la macina asinaia.  (al centro) "Sa perda 'e alzola" pietra che veniva                           trascinata dai buoi nell'aia per pestare e               sbriciolare le spighe del grano.  (a sinistra)  "Macinello a mano" per macinare il grano                 prima che si utilizzasse il mulino ad acqua "Sa Lossia"               Quando il granaio era pieno lo sportellino "Il Granaio" e vari attrezzi per lavorare nell'aia (pale, forconi ecc.).               per far scendere in un recipiente la quantità                di grano necessaria per la panificazione. Le porte del cortile e della stanza da letto Si noti sulla cornice superiore, "Sa Cimbrana", la frutta che si conservava per l'inverno. In questo caso si tratta di melagrane. Ingresso alla camera da letto.          Il comò  con lo specchio.          (Clicca qui per andare alla descrizione del comò)                               Panorama della camera da letto.                                         Qui dormiva il padrone di casa con la                                        moglie e l'ultimo nato della famiglia.       "Su Schiu"           La culla  dove dorme Mariedda , l'ultima figlia.                           "Su Brajeri"                                    Il braciere che serviva per riscaldare la camera                          sistemato sopra una pedana di legno (sa coppa).                La testata del letto.                 Dalla parte del padrone di casa ci sono le armi                 ed i trofei di caccia.                  I vecchi raccontavano che di notte se si sentiva                 qualche rumore sospetto o bussavano alla porta,                 per prima cosa il padrone allungava la mano per                 prendere il fucile o la pistola e poi accendeva                   una luce per controllare cosa o chi ci fosse.                       Dalla parte della moglie ci sono i santi ed i                       ritratti degli antenati e delle persone di casa.     Ancora l'interno della stanza da letto.                      "Sa Buteccharia"                        La farmacia casalinga dove assieme alle medicine                        moderne c'erano anche quelle tradizionali che                        venivano tramandate di padre in figlio.      "Su Commudu" Il piccolo gabinetto a pozzo nero era già  un lusso e potevano permetterselo solo famiglie benestanti. Si notino appesi al muro i pezzi di giornale che sostituivano l'attuale carta igienica. La muratura che ricopriva la fossa settica veniva spesso rivestita in legno per essere meno fredda e più pulita. Un tappo in legno chiudeva il buco del pozzo nero. Una ciambella fatta di stracci (su tidile) serviva per renderne   più comodo l'uso da parte  degli anziani. "S'OMMU  DE SU FORRU"      (La Casa del Forno) I diversi tipi di pale che venivano usate per i diversi tipi di pane. Durante la notte le galline si rifugiavano (S'accolià nta) nella sommità  del forno (Su cuccuru 'e su forru) Il pane dentro al forno sono pagnottelle  (Muddighiasa) tipiche di Milis. A fianco della bocca del forno c'era quasi sempre un fornello a carbone con un recipiente pieno d'acqua calda ed una specie di pennello fatto con uno straccetto arrotolato in un bastone. Il pane prima che fosse completamente cotto veniva tolto dal forno e spalmato con l'acqua e poi rinfornato. In questo modo la superficie Ben protetta sotto il forno veniva sistemata la gallina per la cova (Sa pudda crocchidora). Una volta nati , i pulcini con la madre venivano sistemati dentro una gabbia (Sa Puddighinera) per proteggerli dai gatti e dai cani. |