Il tavolo grande serviva per lo più come base di appoggio e molto raramente per mangiare. A Natale, Sul tavolo grande veniva poggiato anche il Presepio fatto in casa, dai genitori o dai nonni, con semplici materiali raccolti in campagna. "I Giocattoli" dei bambini. Non venivano comprati nei negozi (che allora non c'erano o erano rarissimi) ma venivano costruiti dai genitori, dai nonni e dagli zii. Molto spesso erano riproduzioni miniaturizzate di attrezzi di uso comune che i piccoli avrebbero usato da grandi. Qui a fianco  si possono vedere un paio di "Trampoli" fatti con due barattoli ed del fildiferro. Il piede veniva poggiato sul barattolo e con la mano si tirava il fildiferro per tenere il barattolo attaccato al piede e si cercava di camminare ma molto spesso si cadeva malamente.       L'oggetto in alto è :  "Su Carrittu" fatto con una ruota di legno fissata ad un'asta (il manico).  Tenendolo per il manico il bambino faceva rotolare per terra la ruota correndo per strada.     L'oggetto in basso è :  "Su Quaddu de canna" Il cavallino di canna a cavallo del quale i bambini fantasticavano di correre e saltare su veri cavalli. "S'Istentu" (Il Perditempo) Con una cordicella legata alle due estremità lo si faceva salire e scendere come un "yo-yo". L'oggetto è molto simile ad "una rocca per filare" che molte donne portavano a tracolla legate ad una funicella. Qualcuno, per caso, avrà  scoperto che lasciando l'oggetto sospeso in aria ed agitando la funicella, sollevando ed abbassando il braccio, lo spago si arrotolava e srotolava alle due estremità  facendo ruotare la rocca. I Fucili di canna Quello con l'arco lanciava le frecce e l'altro faceva solo il rumore dello sparo. "L'Acetilene" I ragazzi scavavano una piccola buca nel terreno e dopo averla riempita d'acqua ci mettevano dentro un pezzo di carburo e la coprivano col barattolo   sigillando bene la base con la terra. Il carburo nell'acqua produceva il gas infiammabile che usciva dal foro in cima al barattolo. A questo punto, il più coraggioso, avvicinava al buco un pezzo di giornale acceso ed il gas esplodendo faceva volare in aria il barattolo. I giocattoli piccoli venivano conservati dentro una cassetta di legno od una vecchia scatola di latta.   I più comuni erano "Sa Matracca" (il crepitacolo), "Su Furrianughe" (fatto con due noci una delle quali gira in un fuso se si tira una cordicella), la "Trottola" e vicino "Su Ballarinu" (trottolina), "Su Pone" ( una trottolina con quattro facce con le scritte P=metti,  M= metà , N= niente, T=tutto). Si tratta di un gioco che si faceva in genere a Natale dove i partecipanti mettevano una posta (noccioline, castagne,ecc.) e a turno facevano girare la trottolina ed a seconda della lettera che usciva rimettevano la posta se usciva - P -, prendevano metà  del monte se usciva - M -, non prendevano nulla se usciva - N - e prendevano tutto se usciva -T -. Dentro la scatola c'erano anche le palline ed gli immancabili bottoni.  Nei tempi passati  il carretto con i buoi era un giocattolo molto comune tra i bambini figli di contadini.     "S'Elica" si tratta di un'elica fatta di canna che viene incastrata su una sezione di canna  che ha in cima due denti. Alla sezione di canna viene arrotolata una funicella ed infilato all'interno di essa un perno di legno sul quale può ruotare se si tira la funicella. Quando l'elica ruota veloce, si stacca dalla sezione di canna e vola in alto. |